giovedì 27 giugno 2013

gli antenati

questo post si pone come obiettivo una descrizione dei principale "animali" marini del periodo ediarca
dickinsonia


La dickinsonia (gen. Dickinsonia) è un misterioso organismo fossile, caratteristico della fauna di Ediacara. I suoi resti sono stati rinvenuti esclusivamente in terreni dell’Ediacariano (circa 550 milioni di anni fa), principalmente in Australia. Molti scienziati sono inclini a ritenerlo un animale, ma alcuni suggeriscono che potesse essere un rappresentante di un regnoestinto.
I fossili di Dickinsonia sono di dimensioni variabili: da minuscoli (4 millimetri di lunghezza) a giganteschi (un metro e quaranta). Consistono in una serie di segmenti vagamente simili a costole, che emergono da una fossa centrale (o forse una cresta). Queste “costole” sembrerebbero essere separate da una membrana, dando luogo a una simmetria a scorrimento, e sono più spesse a un capo dell’animale (anche se non vi è una chiara distinzione tra una “testa” e una “coda”).
I segmenti di Dickinsonia sono stati descritti come “pneus”, ovvero camere riempite di liquido a una pressione più alta di quella dell’ambiente circostante, che davano luogo a una struttura simile a una trapunta. I singoli segmenti sembrerebbero aperti alle loro estremità, e alcuni fossili potrebbero mostrare tracce di fibre muscolari; questa ipotesi, tuttavia, non è considerata valida da molti scienziati. In base ai resti fossili di parte e controparte, sembra che la dickinsonia avesse uno spessore di circa tre millimetri, e che i segmenti fossero più prominenti nella superficie superiore del corpo.
Si conoscono cinque specie di Dickinsonia: D. costata, D. lissa, D. tenuis, D. rex e D. menneri, differenti l’una dall’altra soprattutto per la morfologia dei segmenti e dell’asse centrale.
D. costata è caratterizzata da un solco stretto, da una forma del corpo ovale e da ampi segmenti, mentre D. tenuispossedeva segmenti stretti, un corpo allungato e un ampio solco. D. rex era la forma più grande, e possedeva segmenti molto più sottili rispetto a D. costata. D. lissa era estremamente allungata (quasi a forma di nastro), mentre D. menneridifferiva da tutte le altre specie a causa della fusione di alcuni segmenti di un’estremità, che andavano a formare una sorta di “testa”.
Fossili di dickinsonia sono stati rinvenuti principalmente in Australia, nelle Flinders Ranges, ma anche in India, inUcraina e in Russia. L’orizzonte geologico a cui appartengono i fossili si attesta tra i 560 e i 541 milioni di anni fa.
La dickinsonia è generalmente considerata un tipico membro dei Vendozoa, la cosiddetta fauna di Ediacara, ovvero un gruppo di organismi che si svilupparono appena prima che i principali phyla di animali pluricellulari apparissero sulla Terra. Possibili parenti di Dickinsonia sono Nasepia,Yorgia e Marywadea, dall’aspetto simile.
Le affinità della dickinsonia, in ogni caso, non sono chiare. Questo organismo è stato variamente interpretato come una medusa, un vermepolichete, una turbellaria, un fungo, un protista, un anemone di mare, unlichene e addirittura un antenato dei cordati.
È probabile, comunque, che la dickinsonia fosse effettivamente parte di un gruppo di organismi che si estinsero prima del Cambriano, i vendozoi. L’organizzazione corporea di questo organismo è notevolmente simile a quella dei cosiddetti rangeomorfi (Rangeomorpha), esseri simili alle attualipennatulacee caratteristici della fauna di Ediacara.

Bibliografia di riferimento
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2 commenti:

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  2. Se fosse possibile che la vita sia comparsa per diciamo "esplosioni" o pure improvvisi "picchi di attività creativa", sovente falliti o riusciti in parte, dickinsonia resta un relitto del passato, non certo un antenato del genere umano. Così come i trilobiti, le ammoniti ecc. E poi in fondo che gusto c'è a mettere sulla parete, assieme al ritratto degli antenati, un essere mezzo muschio e mezzo verme per giunta informe, molliccio e cieco e del quale neppure si sa qual è il davanti ed il dietro?
    Grazie.

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